Emmanuel d’Alzon A.A., Cristianità n. 3 (1974)
Instruction prononcée à la clôture du Chapitre général des Augustins de l’Assomption le 17 septembre 1868, in Écrits spirituels, a cura della casa generalizia degli Agostiniani dell’Assunzione, Roma 1956, pp. 136-137.
[…] se mai la lotta tra il bene e il male, la verità e l’errore, Gerusalemme e Babilonia, il cielo e l’inferno, la Chiesa e la Rivoluzione è stata manifesta, oggi la è certamente. Ascoltate l’uomo ripetere dopo Satana: “Non ubbidirò, salirò nei cieli e sarò come l’Altissimo: Non serviam, in coelum conscendam, et similis ero Altissimo”.
L’uomo arriva fino a negare Dio, perché Dio lo disturba imponendogli il giogo della coscienza, del dovere, della virtù. Per spezzare questo giogo, l’uomo non ha altra possibilità oltre a quella di dire: Dio non c’è; e noi, di fronte a simili bestemmie, come il capo delle milizie celesti, noi dobbiamo ripetere incessantemente: “Chi è come Dio? Quis ut Deus?”. Satana, per rovesciare la Chiesa, tenta di rovesciare tutto l’ordine sociale, e i cinquanta o sessanta troni che da un secolo sono crollati sotto i suoi colpi sono la prova dei suoi ultimi sforzi per rovesciare il trono del Vicario di Gesù Cristo sulla terra, dal momento che è impotente a rovesciare il trono di Gesù Cristo in cielo. Nolumus hunc regnare super nos! gridano le coorti infernali, e al loro seguito, la turba degli increduli, degli empi, degli uomini di tutti i disordini e di tutte le immoralità, tutti schiavi di quella cortigiana che l’Apostolo vide assisa sulla bestia piena di bestemmie: era coperta di porpora, le sue mani reggevano una coppa colma di abominazioni e di immondezze della sua fornicazione e sulla sua fronte era scritto questo nome: Mistero! Babilonia la grande, la madre di tutte le abominazioni della terra!
È possibile vedere un quadro più profetico, più preciso della Rivoluzione? Essa è la grande nemica di Dio e della sua Chiesa. Il nostro amore per la Chiesa troverà la sua misura nel nostro zelo nel combattere la Rivoluzione. Ora, noi amiamo la Chiesa: perché racchiude tutti i tesori dell’ordine soprannaturale che le sono stati affidati dal suo divino Sposo e che la Rivoluzione detesta. In essa troviamo la predicazione della verità, la legge perfetta, il germe di tutte le virtù; in essa troviamo il vero regno di Dio quaggiù, l’assemblea dei santi e dei discepoli di Gesù Cristo; in essa contempliamo la stabilità in mezzo alle società che crollano; per essa abbiamo la divina speranza in un bene inaccessibile all’uomo isolato; per essa sentiamo la forza di lanciarci dall’esilio della terra verso il cielo, nostra eterna e gloriosa patria.
SERVO DI DIO EMMANUEL D’ALZON A. A.