Branduardi regala un nuovo singolo che può essere considerato una vera e propria preghiera per il tempo della pandemia
di Daniele Fazio
A fine novembre 2020, l’artista Angelo Branduardi ha reso pubblico sulla propria pagina della piattaforma youtube il suggestivo singolo Kyrie (Signore abbi Pietà).
La molla ispiratrice è stato il contesto pandemico che sta attraversando l’umanità e che nel cantautore ha evocato sentimenti di tristezza e paralisi artistica, ma allo stesso tempo anche una profonda riflessione. Questo condizione, condivisa con l’umanità del nostro tempo, alla fine ha prodotto una melodia come sempre incantevole e profonda.
Branduardi presenta la sua invocazione intrecciando ad un Kyrie ispirato alla tradizione liturgica congolese e ripetuto in tutta la sua delicatezza dal coro, all’enunciazione di varie situazioni esistenziali che si scoprono in tutta la loro precarietà ed insufficienza.
Per cui nulla basta di fronte ad un mondo che terribilmente attenta alla vita e allo spirito dell’uomo. Né lume, né pane, né acqua bastano a saziare le profonde aspirazioni dell’uomo. Ma ancora di più neanche l’uomo può bastare a se stesso, neanche l’amore umano può lenire il dolore.
Quindi occorre affidarsi, ed è solo dal ritornello ritmico del coro che invoca la misericordia che scaturisce la speranza, quale certezza di aver ritrovato la via, la luce, il pane e l’acqua che pienamente possono compiere gli aneliti dell’uomo.
L’angoscia via via sbiadisce fin quando nelle note finali prorompe la certezza che il Signore ci ascolta, il Signore ci salva. Basta – questo sì – gridare: abbi pietà!
Mercoledì, 3 febbraio 2021