“Per risolvere un problema, è giusto eliminare una vita umana? Ed è giusto assumere un killer?”.
di Stefano Nitoglia
Se lo è domandato papa Francesco, in una lettera autografa datata 22 novembre, inviata a Victoria Morales Gorleri, parlamentare argentina.
La lettera, che è una risposta alla missiva inviata al papa dalle “mujeres de las villas”, una rete di donne che, dal 2018, si batte per la tutela dei nascituri soprattutto nei quartieri popolari di Buenos Aires in occasione del dibattito al parlamento argentino su una proposta di legge per la legalizzazione dell’aborto, come spesso accade quando papa Francesco prende delle posizioni “forti” e non in linea con il “mainstream”, è passata pressoché sotto silenzio, quasi ignorata dai grandi mezzi di comunicazione di massa mondiali. In essa il Papa spiega che l’aborto “non è una questione principalmente religiosa, bensì di etica umana, che va ben al di là di qualsiasi fede”.
Ma chi è la deputata argentina alla quale papa Francesco ha scritto per confermarla nella sua scelta antiabortista?
Victoria Morales Gorlieri, 48 anni, è una deputata del PRO (Proposta Repubblicana), partito conservatore di centro destra e di tendenze liberiste, fondato nel 2005 da Mauricio Macri, ex presidente argentino.
Personaggio fino ad ora poco conosciuto, è salita alla ribalta delle cronache dopo la lettera di papa Francesco e per il suo impegno antiabortista.
Tra il 1998 e il 2007 è stata coordinatrice dei programmi sociali dell’Arcivescovado di Buenos Aires. Durante quel periodo ha fondato insieme a José Maria del Corral la Escuela de Vecinos (Scuola del Vicinato) che divenne il nucleo delle Scholas Occurrentes, una rete di scuole presenti in tutto il mondo e patrocinata dalla Chiesa cattolica.
Parlamentare tra il 2007 e il 2015, in quell’anno è diventata sottosegretaria al ministero della Salute e dello sviluppo Sociale nel governo del partito conservatore Cambiemos.
Negli anni 2000 si è legata all’allora arcivescovo di Buenos Aires Jorge Mario Bergoglio, divenendo poi una delle poche persone di fiducia nella Camera dei Deputati di papa Francesco insieme a Gustavo Valdés, ex ambasciatore argentino presso la Santa Sede, e a Cristian Adrián Ritondo, presidente del PRO.
Per Gorlieri l’aborto non è una questione di libertà delle donne, che sono, al contrario, condizionate da motivi sociali, economici ed emotivi. “Per me – dice la deputata – la legalizzazione dell’aborto vuol dire il fallimento dello Stato, vuol dire che non siamo in grado di cambiare le situazioni che portano le donne a prendere questa tremenda e dolorosissima decisione”.
Mercoledì, 16 dicembre 2020