«Alla metà dello scorso millennio», insegnava san Giovanni Paolo II (1978-2005) parlando di Occidente e di Europa, «ha avuto inizio, e dal Settecento in poi si è particolarmente sviluppato, un processo di secolarizzazione che ha preteso di escludere Dio e il cristianesimo da tutte le espressioni della vita umana». Le forze che – spesso in nome della Libertà, Uguaglianza e Fratellanza, e ancor più spesso in nome del progresso – si sono fatte alfieri di tale secolarizzazione, hanno promosso rivoluzioni (come quella in Francia del 1789 o in Russia del 1917) volte alla distruzione di ogni forma di cristianità politica e giuridica, tanto da spingere singoli pensatori e uomini d’azione, nonché i movimenti e realtà associative che a quel processo si sono opposti, a identificarlo con il termine «Rivoluzione». Si è poi dato il nome di «Contro-Rivoluzione» a ogni sforzo consapevole che punti a circoscrivere ed eliminare la Rivoluzione.
Il libro di Diego Panetta non è un trattato filosofico-politico sulla Contro-Rivoluzione. Al netto, infatti, di un breve, ma denso capitolo di inquadramento storico-dottrinale e di un paragrafo in cui si spiegano le differenze tra l’atteggiamento contro-rivoluzionario e quello più genericamente conservatore, l’unitarietà di una scuola di pensiero, caratterizzata «[…] dalla volontà di trasmettere l’eterno, in fedele aderenza al Magistero della Chiesa Cattolica» (p. 27) e dalla determinazione di instaurare il Regno Sociale di Nostro Signore Gesù Cristo, emerge giustapponendo i profili di alcuni celebri contro-rivoluzionari. Infatti, il volume ospita, tra gli altri, capitoli monografici dedicati a Joseph de Maistre (1753-1821); Juan Donoso Cortés (1909-1853); Antonio Capece Minutolo, principe di Canosa (1768-1838); Monaldo Leopardi (1776-1847); Gustave Thibon (1903-2001); Francisco Elías de Tejada (1917-1978); Plinio Correa de Oliveira e Nicolás Gómez Dávila (1913-1994). Per stile e intentio, il volume può dunque essere affiancato a Per Dio e per la Patria, di Paolo Martinucci, pure recensito in questa rubrica.
Consapevole che la visione del mondo o le determinate scelte di vita di un uomo sono necessariamente influenzate dai contesti geografici, temporali e culturali, cioè dagli «ambienti» nei quali si dipana la sua vita terrena, Diego Panetta impreziosisce molti capitoli descrivendo gli «ambienti» dei «campioni» della Contro-Rivoluzione, in qualche caso con accenti addirittura affettuosi.
Il volume, lungo il quale abbondano rimandi ad articoli di Cristianità e a pagine web del sito di Alleanza Cattolica, si chiude con un capitolo dedicato alle rivelazioni private e ai loro risvolti sociali, spiegando il ruolo imprescindibile che hanno avuto per i contro-rivoluzionari degli ultimi tre secoli tanto i «messaggi» di Paray le Monial (1673-1690) a santa Margherita Maria Alacoque (1647-1690) e la conseguente devozione al Sacro Cuore di Gesù, quanto le apparizioni della Madonna a Fatima (1917), la devozione al suo Cuore Immacolato, e la Sua promessa: «Infine, il mio cuore immacolato trionferà».
L’opera si rivolge a chi vuole conoscere il pensiero contro-rivoluzionario, ripercorrendo l’itinerario intellettuale dei suoi principali esponenti.
Categoria: Storia
Autore: Diego Benedetto Panetta
Pagine: 270 pp
Prezzo: € 20,00
Anno: 2020
Editore: Historica/Giubilei Regnani(Cesena-Roma)
ISBN-13 : 978-8833372143