E’ Natale, nonostante tutto. Grazie a Dio.
E’ Natale, nonostante l’Unione Europea.
E’ Natale, cioè la Natività del Signore Gesù. Nonostante sia sempre più evanescente quel genitivo che però dà senso, l’unico vero senso, alla festa che celebriamo ogni anno. Nonostante i tanti sacerdoti della cancellazione dell’umano e dell’ecologismo antropofobico cerchino di ricacciarlo fra gli imbarazzanti resti di una civiltà da rimuovere per sempre, finanche nel linguaggio.
E’ Natale, nonostante i tanti Cristiani che hanno smarrito la portata dirompente di questa festa, dimenticando che, se a nascere è Colui che fa nuove tutte le cose, a rinascere allora siamo anche noi.
E’ Natale, nonostante gli Erode del nostro tempo, che cercano di scartare quel Bambino in quanto Re, non volendo che Egli regni, ribellandosi alla sua legge, scritta nei nostri cuori e nei nostri corpi.
E’ Natale, nonostante i Pilato dei nostri giorni che si rifiutano di fare i conti con la Verità, anche quando si incarna dinanzi ai loro occhi.
E’ Natale, nonostante non vogliamo lasciarci amare da quel Bambino.
E’ Natale perché così è stato deciso, prima che iniziasse il tempo.
E’ Natale, grazie a Dio.
E’ Natale, grazie ai tanti impresentabili, agli umili pastori del nostro tempo, che non esitano ad accorrere alla grotta per venerare quel Bambino, nonostante il disprezzo, la derisione e, non raramente, la persecuzione fino al sacrificio della vita.
E’ Natale, grazie a tutte quelle autorità che, come i Magi venuti dall’Oriente, riconoscono la regalità di quel Bambino, rispettando la Sua volontà anche nel governo della cosa pubblica.
E’ Natale, perché, nonostante il buio che ci circonda e grazie alla luce di quel Bambino, riusciamo a scorgere i cieli nuovi e la terra nuova preparati per noi.
Venerdì, 24 dicembre 2021