Una libertà che dissacra tutto non è certo un incentivo alla pace.
di Diego Torre
Je accuse! Accuso i tagliatori di teste, che vanno in giro a fare vittime in ossequio ad una cultura dell’odio che semina nella storia una scia infinita di sangue. E non solo il sangue dei morti caduti in battaglia nel corso dei secoli, ma anche quello di vittime innocenti e casuali, uccise negli attentati terroristici, quello di molti missionari cristiani, di popolazioni intere ritenute “irrudicibili” o pericolose perché possiedono una fede differente da quella islamica. Non è possibile disprezzare l’uomo e la vita a tal punto da ritenerli irrilevanti e spezzarli come fuscelli! La protesta sui social di una ragazzina musulmana, il rifiuto della scuola ad intervenire, il rimbalzo sui media… ed uno sconosciuto di 18 anni, che non c’entrava alcunché in questa storia, parte e va a decapitare il professore “infedele”.
Je accuse! Accuso tutti gli imbroglioni, gli ecumenici in malafede, quelli che predicano l’uguaglianza delle religioni dimenticando volutamente che ad ogni fede corrisponde un’antropologia, una visione della persona umana, della famiglia, della società e del mondo. Quelli che ci dicono che ci si salva con qualsiasi credo, che sono disponibili a sbaciucchiarsi con chiunque. Lo fanno non per amore del prossimo o della verità, ma unicamente del quieto vivere. Questo convivere sarà quieto nei convegni accademici, ma certamente non lo è nella vita quotidiana.
Je accuse! Accuso la laicitè francese, che si erge a religione civile con la presunzione di giudicare e superare tutte le fedi religiose. L’ostinazione gallicana, che si esprime anche nella distruzione delle chiese e dei simboli cristiani, non è la risposta giusta all’integralismo islamico. Anzi, essa offende e provoca criminalmente quel mondo. Emmanuel Macron proclama che in Francia vige il diritto di blasfemia. Charlie Hebdo continua con le sue oscenità, che osa chiamare “satira” e “libertà”. Che si aspettavano? Mazzi di fiori?
Nessun fraintendimento: l’omicidio è omicidio! Ma una libertà che dissacra tutto non è certo un incentivo alla pace.
Sabato, 24 ottobre 2020