Dopo l’arrivo di trenta tra medici e infermieri dall’Albania, il 30 marzo sono giunti all’aeroporto di Bergamo 15 medici polacchi per aiutare i colleghi italiani nella lotta con il Covid 19.
Si tratta di specialisti in terapia intensiva e rianimatori, tre squadre di medicina di emergenza che presteranno la propria opera agli Spedali Civili di Brescia: una missione civile-militare allestita dall’Istituto Militare di Medicina e del Centro Polacco per l’Aiuto internazionale, ente registrato all’Organizzazione Mondiale della sanità, che ha grande esperienza in missioni di questo tipo. «La Polonia rimane al fianco dell’Italia anche in questa battaglia, come è sempre stato nella storia», afferma l’Ambasciata polacca in Italia.
Come non ricordare, in queste battaglie, la figura di Jan Sobieski (1629-1696), che fu re di Polonia con il nome di Giovanni III, e che per la difesa della Cristianità contro l’impero ottomano fu soprannominato dai Turchi «Leone di Lehistan», da Lechia, il nome leggendario della Polonia? Il suo intervento tempestivo sotto le mura di Vienna, assediata dagli ottomani nel 1683, in supporto della Lega Santa (l’antica “alleanza fra trono e altare” della Cattolicità) ne consentì la vittoria, interrompendo così la direttiva strategica turca che puntavano al Baltico onde spezzare in due l’Europa e continuando fino alla riconquista dell’Ungheria al Sacro Romano Impero.
Né si può tralasciare Papa san Giovanni Paolo II (1920-2005), «Giovanni Paolo Magno», che, come un “novello Sobiesky” ‒ così profetizzò don Dolindo Ruotolo (1882-1970) ‒, contribuì alla sconfitta del comunismo in Europa e alla caduta del Muro di Berlino.
Il nobile gesto della nobile nazione polacca in aiuto dell’Italia nel cuore della pandemia rinsalda dunque un’amicizia antica, fondata sul comune sentire cristiano, elemento principale, benché purtroppo ora negletto, dell’unità europea.
In questa ora difficile, nella quale il mondo intero, in particolare l’Italia, sta combattendo contro un nemico infido, un virus che a tratti può sembrare indomabile, vada il profondo ringraziamento di Alleanza Cattolica alla Polonia, certi che, come l’impero ottomano, prima, e il comunismo, dopo, anche questo nemico sarà sconfitto, nell’attesa della realizzazione della promessa della Madonna a Fàtima: «Infine il mio Cuore Immacolato trionferà!».
Venerdì, 3 aprile 2020