
Una riflessione sul fine vita dopo la “legge” toscana
di Chiara Mantovani
Emozione pura, fino a far sgorgare lacrime in professionisti dello spettacolo, gente che non ha per definizione le svenevolezze in tasca: la canzone di Simone Cristicchi “Quando sarai piccola” al Festival della Canzone italiana è preannunciata sui media e sui social come profondamente toccante fin dalla pubblicazione dei testi delle canzoni in gara, e poi alle prove. Alla fine, martedì 11 febbraio 2025, Giornata mondiale del Malato istituita da san Giovanni Paolo II nel 1992, memoria liturgica della Madonna di Lourdes, momento di “preghiera, riflessione e condivisione dedicato a chi vive la sofferenza e a chi opera quotidianamente al servizio della salute”, in prima serata TV – tra un messaggio di Papa Francesco e una canzone finto pacifista come Imagine di John Lennon – “Quando sarai piccola” conferma le reazioni anticipate dagli esperti, commuove la platea, i conduttori e persino la sala stampa, che tributa un applauso scrosciante, e diventa – suo totale malgrado – un tragico paradosso: poche ore prima il Consiglio Regionale della Toscana ha approvato il suicidio assistito, ha sdoganato nei fatti che l’eutanasia, ad esempio per i malati di Alzheimer, è un bene e un diritto.
Mentre a Sanremo ci si commuove per un figlio che promette di amare pazientemente la madre e di ripeterle fino alla fine ciò che viene dimenticato, in Toscana ci si assicura che – se ci sono i requisiti per “il suo bene” – quella mamma potrà raggiungere serenamente la ‘pace eterna’. Che strano modo di volere bene.
Giuridicamente ci penseranno i togati della Corte Costituzionale a decidere sulla competenza di una Regione a legiferare autonomamente su questo tema. Il che è certamente una sana preoccupazione.
Ma quel giudizio non entrerà nel merito del dilemma etico e, comunque, in Toscana si è fatto un altro passo verso la “normalizzazione” della morte come abitudine, come possibilità, addirittura come rimedio. Non basta, all’etica, l’etichetta di legalità.
Se il cuore si muove, quando si toccano gli affetti veri delle persone reali, se una ‘canzonetta’ (direbbe Bennato) sblocca le lacrime di professionisti avvezzi a dominare un palco internazionale, siamo davvero sicuri che la morte procurata e scelta sia a misura del nostro amore?
Giovedì, 13 febbraio 2025