Il 24 maggio scorso, giorno della memoria di Maria Ausiliatrice, nel pomeriggio, è stata dichiarata la morte cerebrale dell’amico PierLuigi Zoccatelli. Era nato a Verona nel 1965, dunque sfiorava appena i sessant’anni.
di Oscar Sanguinetti
Chi scrive lo conobbe nei primi anni 1980 in occasione di una manifestazione pubblica — se non ricordo male un presidio contro la diffusione in Italia della dottrina del socialismo autogestionario come alternativa al declinante comunismo leninista —, organizzata da Alleanza Cattolica sulla piazza di Porta Venezia a Milano, dove egli venne come osservatore.
Non so se era già avvenuto il suo ritorno al cristianesimo, ma frequentava di sicuro amici legati ad Alleanza Cattolica, che lo avevano aiutato o lo aiuteranno a rovesciare una visione della vita fortemente influenzata da prospettive esoteristiche, sebbene di qualità, che allora allignavano floride — anche come sottoprodotto “di rimbalzo” del pseudo-misticismo di un certo Sessantotto — nel milieu culturale della destra giovanile italiana. Un percorso spirituale il suo che culminerà con l’ingresso fra gli oblati laici della congregazione fondata da san Benedetto di Norcia e una carriera intellettuale che lo porterà all’insegnamento universitario e alla direzione di uno dei più prestigiosi think tank internazionali nel campo degli studi sulle religioni. E un percorso di conversione culturale che lo porterà ad abbracciare le idee della scuola cattolica contro-rivoluzionaria e a entrare come militante in Alleanza Cattolica.
Fin da subito me ne parlarono come di persona molto ben attrezzata intellettualmente e assai desiderosa di ricuperare il terreno perduto, come testimoniano la sua biografia intellettuale e la sua vita privata. Una frequentazione pluridecennale, sia grazie alle molteplici occasioni d’incontro offerte dalla vita associativa, sia attesa la notizia della sua vasta produzione scientifica e della sua instancabile attività intellettuale nel campo della sociologia delle religioni e anche in altri qualificati ambiti mi conferma decisamente in questo giudizio. La stima nei confronti di questo mio più giovane confratello era irrobustita dalla affabilità — oserei dire “monastica”: basta osservare lo stile con cui erano redatte le sue missive elettroniche, anche brevi — del suo tratto, nonché da un forte idem sentire riguardo ai problemi della Chiesa e alla giusta collocazione della Contro-Rivoluzione italiana nella furibonda “battaglia delle idee” che lacerava l’epoca della sua maturità e della mia incipiente canizie.
Di questo sentire comune era altresì parte non minore l’amore per la liturgia tradizionale della Chiesa latina, via via sempre più emarginata, cui PierLuigi riusciva ancora ad accedere domenicalmente a Torino e, semel in anno, sebbene con maggior ricchezza, presso l’abbazia benedettina di Le Barroux in Francia, di cui egli era oblato.
Ebbi l’onore di collaborare con lui, fra il 2020 e il 2022, nella stesura del volume di storia delle origini di Alleanza Cattolica e in quell’occasione ebbi modo di sperimentare la finezza con cui coglieva anche le più piccole sfumature delle forme culturali in cui ci imbattevamo nella narrazione, nonché il rigore metodologico e l’acribìa filologica che lo animavano; aveva scelto lui l’immagine della copertina, cosa importante per la vita di un libro. In quel periodo ci sentivamo praticamente tutti i giorni, anche più volte al giorno, e ogni telefonata, rammento, era occasione per uno scambio di battute di spirito che, almeno quanto al sottoscritto, tanto giovava a superare la routine quotidiana. Sono lieto e onorato di averlo avuto come collaboratore e amico e mi dolgo di non poterlo più coinvolgere nella stesura del secondo volume di storia di Alleanza Cattolica, la cui realizzazione è in corso, a opera mia e di altri amici.
Piango con vivo dolore la sua repentina e prematura scomparsa dalla scena di questo mondo, anche se il mio dolore è attenuato — ma non cancellato — dalla certezza che il Signore lo ha preso fra le sue amorose braccia e che un giorno ci ritroveremo a contemplare insieme — magari dal lato destro del trono di Dio… — il Salvatore e la sua santa Madre. PierLuigi è ora membro, con Gianni, con Marco, con Attilio, con Giulio, con Enzo e, ormai, con tanti altri, della croce celeste di Alleanza Cattolica, che prega per chi ancora arranca, sempre però in fide et in spe e con la Chiesa, in questa valle di lacrime. In Jesu et Maria, vale amice mi…
Domenica, 26 maggio 2024