di Leonardo Gallotta Quando nella Terra dove «il dolce sì suona» è citato il Poeta, con l’iniziale maiuscola, non c’è persona minimamente acculturata che non sappia a chi si fa riferimento: Dante, il più grande. Un tempo, anche se oggi sempre meno, si utilizzava, riferendosi a Dante, l’appellativo di «padre». Il primo che lo utilizzò fu il poeta ferrarese Antonio … [Leggi di più...] infoDante il più grande
Via Pulchritudinis
Due città-metafora davanti al coronavirus
di Stefano Chiappalone Due immagini raffiguranti due città – per certi versi simili, per altri in netto contrasto tra loro – si mescolano alle riflessioni ancora incerte sul pre e post “confinamento” (denominazione autarchica del più noto lockdown). I rispettivi autori sono vissuti qualche secolo prima dell’emergenza sanitaria in corso e delle conseguenti misure di … [Leggi di più...] infoDue città-metafora davanti al coronavirus
L’Armadio degli argenti
di Mario Vitali L’immenso numero di opere d’arte consegnate al popolo italiano presenta un aspetto di una certa criticità: sono così numerose che si rischia quasi di dimenticarle. Tra queste si può annoverare un’opera di grande significato artistico e religioso che è fra le meno conosciute dell’arte cristiana e che fu realizzata dal Beato Angelico intorno alla metà del … [Leggi di più...] infoL’Armadio degli argenti
Due canti per Papinio Stazio
di Leonardo Gallotta Alla fine del canto XX, Dante Alighieri (1265-1321) e Publio Virgilio Marone (70 a.C.-19 d.C.) avevano sentito un forte terremoto che aveva scosso la montagna del Purgatorio e da tutte le anime si era levato il Gloria in excelsis Deo. Ancora pensoso e ansioso di conoscere le cause di ciò che era successo, Dante e la sua guida avanzano tra le anime … [Leggi di più...] infoDue canti per Papinio Stazio
Una chiesa per due capolavori
di Michele Brambilla Le dolci colline che si alternano nell’entroterra della città marchigiana di Senigallia (AN), d’estate illuminate dall’oro del grano e dei campi di girasole, nascondono un gioiello architettonico del primo Rinascimento, il convento francescano di S. Maria delle Grazie, oggi chiesa parrocchiale. Voluta nel 1490 dal duca Giovanni Della Rovere … [Leggi di più...] infoUna chiesa per due capolavori