di Susanna Manzin Quando si parla di Galateo si parla del rispetto delle regole di buona educazione e correttezza nei rapporti tra le persone. Sbaglia chi crede che Monsignor Giovanni della Casa (1503-1556) parli solo del comportamento a tavola. Nel complesso dell’opera a quel tema è dedicato poco spazio, perché obiettivo dell’autore è quello di dare suggerimenti su come … [Leggi di più...] infoIl Galateo di Monsignor della Casa: la marcia in più della buona educazione
Via Pulchritudinis
Il “bello-buono” nell’estetica di Platone
di Leonardo Gallotta Alcuni studiosi sostengono che nel pensiero del filosofo della Grecia antica Platone (428/27-348/47 a.C.) l’estetica abbia rilievo modestissimo rispetto ad altri campi d’indagine. È sicuramente vero, ma lo stesso può dirsi di molti altri filosofi antichi e anche medioevali. Certo, Platone non elaborò una trattazione sistematica di questioni estetiche e … [Leggi di più...] infoIl “bello-buono” nell’estetica di Platone
La musica sessantottina: Vasco Rossi
di Oscar Sanguinetti Più giovane di De André e di Guccini, entrambi del 1940, Rossi — del 1952 — dal 1977 canta la generazione dei “rivoluzionati” o, almeno, della parte più consistente di essi: non più dei pre-rivoluzionari, non più dei rivoluzionari, ma di quella “generazione di sconvolti”, come la definisce egli stesso in Siamo solo noi, che ne è la diretta erede. La … [Leggi di più...] infoLa musica sessantottina: Vasco Rossi
La musica sessantottina: Francesco Guccini
di Oscar Sanguinetti Con Guccini è davvero “tutt’altra musica”. Guccini è, per lunga parte del suo percorso artistico, l’interprete e il cantore del Sessantotto politico, dell’impegno rivoluzionario. Anche se riluttante a schierarsi con una forza politica o un gruppo extra-parlamentare preciso — affermerà di non avere mai votato per il Partito Comunista (ma per i partiti … [Leggi di più...] infoLa musica sessantottina: Francesco Guccini
La musica sessantottina: Fabrizio de André
di Oscar Sanguinetti Esponente senza dubbio più raffinato della “covata” di cantautori genovesi del dopoguerra — che si apre con Umberto Bindi (1932-2002), continua con Sergio Endrigo (1933-2005), Bruno Lauzi (1937-2006), Gino Paoli, marginalmente con Luigi Tenco (1938-1967) e, perché no?, con Paolo Villaggio (1932-2017) —, le sue canzoni hanno inciso in maniera determinante … [Leggi di più...] infoLa musica sessantottina: Fabrizio de André